Hai visto quanti dehors, pedane e tavolini tra i marciapiedi e spesso anche sugli stalli di sosta sono spuntati negli ultimi due anni?
A me piacciono molto, perché creano convivialità, relax, servizi al cittadino, business…che si traduce comunque in maggiori tasse poi pagate all’erario.
Il merito, se così si può dire di un evento drammatico, è della pandemia. Che costringendo a limitare gli accessi in bar e ristoranti, ha in qualche modo “consigliato” il Governo e di conseguenza gli amministratori locali ad andare incontro alle esigenze delle aziende della ristorazione nel senso più ampio del termine.
Di fatto, da quasi due anni non si paga il canone unico per l’occupazione di suolo pubblico. Era il minimo, dopo le chiusure che hanno messo in crisi – purtroppo, in tanti casi, anche fatto fallire e chiudere – migliaia di piccole imprese ed esercizi.
Tu sei d’accordo che questi esercenti non abbiano pagato alcun canone in questo periodo? Io sì. E rilancio!
Gli spazi dovrebbero rimanere gratuiti. Ovviamente regolamentati, ma gratuiti. A Milano, ad esempio, la gratuità è stata al momento prorogata al 31 marzo 2022.
Tifo dunque per una gratuità permanente per l’occupazione di suolo pubblico per bar, ristoranti e affini, perché:
rappresentano un servizio, che reputo primario, per il cittadino;
aumentano gli spazi di aggregazione sociale e convivialità (di cui abbiamo sempre più bisogno dopo un periodo di grave crisi);
per un dehors i piccoli imprenditori spendono cifre spesso irragionevoli, finanche di decine di migliaia di euro l’anno;
aumentano il business dell’esercizio, che poi paga più tasse sul fatturato (piuttosto che esose tasse comunali in misura fissa, si potrebbe ipotizzare il versamento agli enti locali di una quota parte della tassazione sugli utili, o ancor meglio sull’incremento degli stessi. E, ovviamente, il servizio al tavolo dovrebbe essere gratuito per i cittadini);
in molti casi riducono i posti auto, e quindi favoriscono il trasporto alternativo e l’ambiente;
abbelliscono e “alleggeriscono” le città.
Tra i pochi obblighi per gli esercenti, rigorosamente da rispettare, metterei quello di abbellirli con piante e fiori in ogni stagione.
E tu cosa ne pensi?
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