Milano è sulla bocca di tutti per baby gang, violenze a ragazze in pieno centro, mitragliette lanciate da auto in corsa inseguite dalla Polizia, criminalità purtroppo dilagante. Da una parte c’è la cronaca, con i suoi titoli principali. Dall’altra c’è la gente – gli anziani, i giovani, le famiglie – che vive ogni giorno con paura, sulla sua pelle, questa problematica. E, infine, ci sono i dati che evidenziano il fenomeno: purtroppo, come certificato anche dal più recente Indice della Criminalità de Il Sole 24 Ore, Milano è prima in Italia in questa terribile classifica.
Sai quante denunce ci sono state nell’ultimo anno all’ombra della Madonnina? Ben 159.613, esattamente 4.866,3 ogni 100mila abitanti, più di 430 al giorno - notte e festivi compresi - oltre 18 ogni ora. Nello specifico dei differenti crimini, Milano è 1^ in Italia anche nei furti in generale e nei furti con destrezza, 2^nei furti in esercizi commerciali, 3^ negli scippi, 7^ nelle violenze sessuali, truffe e frodi informatiche e nei reati legati alle sostanze stupefacenti. L’indicatore che va meglio è quello degli incendi: lì siamo all’80° posto su 106 province.
Questi sono dati, non è una polemica. Come altrettanto vera è la preoccupazione delle persone anche solo a camminare per strada.
Sì, è vero, non esiste la bacchetta magica. Una soluzione radicale passa dall’educazione, dalla cultura, dalle sane abitudini, dalla sicurezza sul lavoro, dalla ricerca della felicità e tanto altro ancora.
Ma invece di migliorare le cose stanno comunque peggiorando. Chi amministra dovrebbe sicuramente investire molto di più in sicurezza, aumentando il numero degli agenti e dotandoli di strumenti adeguati al loro ruolo. E poi prendere decisioni coraggiose, nette. Non mezze verità o mezzi impegni per paura di essere criticato e/o smentito, per paura di perdere consenso.
Se siamo tutti d’accordo che la criminalità è un grande problema per Milano, forse tutti insieme potremo eliminarlo.
I nostri figli, i nostri nonni, tutti noi, meritiamo davvero di sentirci più protetti!
E tu cosa ne pensi?
Comments