Di cosa vi parlo oggi? Dei bonus e aiuti economici di varia forma che molte realtà italiane hanno dato ai loro dipendenti come lotta al carovita.
Uno degli ultimi tra moltissimi casi è quello dei 500 euro a ciascuno dei suoi 82mila dipendenti (esclusi i dirigenti) di Intesa Sanpaolo. In primavera la Brembo ne aveva dati 1.000 lordi a persona. La Reynaldi cosmetici ha donato addirittura un terzo dei suoi utili (circa 5 mensilità) ai dipendenti, perché "più dai e più ti viene restituito".
Purtroppo, dobbiamo constatare che questo stesso discorso non vale per la Cosa Pubblica. Tasse altissime per imprese, liberi professionisti, partite Iva e dipendenti, ma ciò che si ottiene in cambio è decisamente meno di ciò che si dà.
Colpa di mala gestione? Sprechi? Incapacità? Troppa burocrazia che alimenta se stessa come una vorace Idra dalle innumerevoli teste? Forse c'è qualcosa di vero in ciascuna di queste domande.
Ritengo che in Italia solo chi produce (dalle aziende ai lavoratori di ogni genere) sia l'Ercole che con una delle sue fatiche può liberarci da questo mostro, purtroppo non mitologico ma assolutamente reale.
Diamoci da fare, portiamo avanti le esigenze delle imprese, dei dipendenti, dei liberi professionisti, delle partite Iva. Usciamo dalla logica delle contrapposizioni!
L'obiettivo è uno solo: il bene dell'Italia, il futuro nostro e delle nuove generazioni.
Sei d'accordo?
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