I vertici degli industriali di Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna hanno lanciato l’allarme praticamente all'unisono.
Le previsioni per gli extra costi sulle bollette energetiche per le imprese italiane toccheranno 40 miliardi di euro. Hai letto bene: miliardi!!
Cosa vuol dire? Che tutti soffriranno e che addirittura moltissimi non riusciranno ad andare avanti. Ci rimetterai tu, ci rimetterò io, ci rimetteranno tutti gli italiani. Hai già capito il risultato?
Che tantissimi posti di lavoro salteranno, che tantissime famiglie faticheranno ancora di più (l'inflazione ad agosto intanto ha toccato la cifra record di +8,4%), che nelle casse dello Stato entreranno meno tasse.
Già, le tasse... Perché si perde tempo a parlare di un tetto all'energia e ai carburanti? A parlare di trovare rimborsi e ristori? A fare proclami "green" e di conversione a fonti energetiche alternative?
Punti tutti sacrosanti! Per carità. Ma chi li annuncia alla vigilia delle elezioni non siede forse da tempo su poltrone e poltroncine, senza aver fatto nulla - o troppo poco - fino a oggi? Continuando, di fatto, a spremere le imprese e a ritenerle un nemico invece che il primo motore dell'Italia?
Una soluzione pratica e immediata? Aumentano le bollette di 1.000 euro o 1 milione di euro? Allora come Stato dovremmo tagliare della stesse entità le imposte.
Perché tanto, se un'azienda chiude, le casse pubbliche non vedranno comunque più un euro.
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