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Immagine del redattoreNicola Spadafora

Gas e luce sempre più su. E la Politica?


Un amico è entrato l'altro giorno in un piccolo negozio di alimentari. Trovando le luci spente ha chiesto alla titolare: "signora che succede, è chiuso?".

La risposta è stata: "No, siamo aperti, ma ieri ci è arrivata l'ultima bolletta: 3.000 euro di luce! Abbiamo chiamato subito l'elettricista per capire che dispersioni avevamo sulla rete o su qualche frigorifero. È venuto, ci ha chiesto la bolletta dello stesso periodo dello scorso anno: 1.500 euro. Se n'è andato dicendo: mi spiace signora, purtroppo non c'è nessun danno all'impianto, ha pagato il doppio e le è andata anche bene...".

Hai capito? Aumento del 100%! In effetti sentendo tanti altri casi, gli aumenti sono anche maggiori. Sia il primo che gli altri appaiono, però, sempre più ingiustificabili!

Ad inizio agosto il Governo italiano ha varato un decreto che evita aumenti nel mercato libero e favorisce chi ha difficoltà maggiori in termini di reddito. Una buon notizia. Ma in passato si poteva fare molto di più.

E, soprattutto, cosa farà la nuova politica? Onorevoli, senatori e quindi il governo che uscirà dalle urne del 25 settembre cosa intenderà fare per cercare di risolvere il problema?

Nei nuovi programmi si legge poco o nulla sul tema. Eppure la strada tracciata da Draghi, favorire l'introduzione di un tetto a livello europeo sul prezzo di gas e corrente, era semplice e chiara.

Purtroppo, il tema sembra oggi, dai più, dimenticato (più semplice "offrire" agli elettori proposte finanziariamente irrealizzabili) e gas e luce salgono inesorabilmente.

Secondo te, dare la colpa solo a guerra e caldo, è un alibi? È un modo per continuare a speculare a danno dei cittadini?

Cosa vorresti dalla futura classe politica?


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