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Immagine del redattoreNicola Spadafora

Come ho fatto a diventare console onorario dell'Etiopia?

Aggiornamento: 2 nov 2021


In tanti mi chiedono: “come hai fatto a stringere rapporti con l’Etiopia e a diventarne console onorario a Milano?”


Partiamo da “lontano” (i risultati di oggi sono solo il frutto dell’impegno, del sacrificio e dell’intraprendenza di ieri).


Mi piace leggere, studiare, approfondire temi di attualità, economia, geopolitica.


Oltre dieci anni fa mi imbattei, quindi, quasi per caso, nell’articolo di una rivista che trattava della crescita delle economie emergenti, delle opportunità di sviluppo del continente africano, in particolare dell’Etiopia, della loro ricerca (meglio, necessità) di attrarre nuovo know how, competenze, idee ed investimenti.


A prima lettura, trovai diversi punti di contatto tra me, all’epoca “giovane” avvocato, titolare di un proprio studio legale, e quel Paese: voglia di emergere, conoscere, creare “ponti” e legami che potessero favorire un reciproco sviluppo.


Approfondii il tema, cercando nuove fonti (soprattutto, di ispirazione).


Altissimo tasso di natalità, continuativa crescita economica, industrializzazione emergente, stabilità sociale e politica, significativa presenza di investitori esteri…questi i risultati della mia analisi.


Decisi, dunque, di partire, senza una vera e propria idea: per capire, di persona, se ciò che avessi studiato corrispondesse alla realtà e se vi potessero essere, quindi, delle opportunità da cogliere.


Appena arrivato, rimasi subito colpito: migliaia di persone all’alba, in cammino (nel vero senso del termine) verso i propri posti di lavoro, cantieri aperti ovunque, socievolezza delle persone.


Rimasi del tempo, sempre per capire: conobbi imprenditori della comunità italiana, di seconda generazione, cresciuti nel paese, insieme al paese. Mi accolsero con amicizia, mi raccontarono le loro esperienze, mi spinsero a tornare.


Rientrato in Italia, compresi immediatamente l'opportunità (meglio, la necessità) di instaurare legami con le istituzioni del paese presenti in Italia, che potessero, poi, agevolare collaborazioni e sostenere la nostra presenza qualora fossimo tornati per valutare nuove opportunità.


Anche qui venni subito trattato con amicizia e disponibilità, anche perché fui tra i primi a manifestare concreto interesse verso queste nuove iniziative.


Decisi allora di raccontare la mia storia e di proporre ad aziende clienti e ad imprenditori amici di valutare forme di sinergia con l’Etiopia.


Studiai e scrissi anche una Guida operativa agli Investimenti nel paese.


Iniziarono, quindi, delle periodiche trasferte di pre-investimento in Etiopia, organizzate attraverso l’Ambasciata di Roma, sempre impegnata a creare le migliori sinergie con i Ministeri locali, di volta in volta interessati ad attrarre possibili investimenti italiani.


Alle visite seguirono i primi progetti, gli investimenti, la creazione di nuovi posti di lavoro, il trasferimento di macchinari, la realizzazione di moderni processi industriali, che hanno favorito l’ulteriore sviluppo del paese e la crescente collaborazione e sinergia con l’Italia.


Ai buoni risultati raggiunti segui la proposta, che accettai orgogliosamente, di essere nominato Console Onorario a Milano.


Un’idea, la voglia di concretizzarla, lo spirito di iniziativa e tanto impegno (nonostante le innumerevoli difficoltà affrontate) mi hanno consentito di scrivere una storia di successo nel percorso di crescita e collaborazione internazionale tra Italia ed Etiopia.



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