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Immagine del redattoreNicola Spadafora

Benzina: tra “truffe colossali” e polemiche, pagano solo cittadini e imprese.

Il ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani ha strigliato le aziende che commerciano e distribuiscono il carburante: assurdo applicare gli aumenti su benzina e diesel già stoccati da settimane, acquistati quindi a prezzi molto bassi e oggi rivenduti a prezzi altissimi.

Cingolani l’ha definita senza mezzi termini una “colossale truffa”. Cosa ne pensi?

Da avvocato, non credo che se ne ravvedano gli estremi, ma la cosa è ancora più grave. Perché?

Perché in effetti gli aumenti sono immotivati, anzi assurdi. Carburanti e gas – nonostante la gravissima situazione internazionale – continuano ad arrivare.

Ricordate quando sono iniziati gli aumenti? A fine 2021...

Voglio sperare che si smetta immediatamente di speculare sulla crisi umanitaria che ha colpito il popolo ucraino, oltre che sulla crisi economica che coinvolge tutti noi italiani.

In ogni caso, ricordiamoci che più aumenta il costo del carburante alla pompa, più lo Stato incassa. Che è cosa bella, perché pagando le tasse noi cittadini aiutiamo lo Stato... Peccato che di soldi ce ne siano sempre meno.

Sempre più aziende chiudono, altre sospendono le produzioni, migliaia di persone perdono il lavoro, la sofferenza non risparmia nessuno.

Forse si sarebbe dovuto calmierare prima il prezzo dei carburanti e del gas?

Perché sono passati mesi?

Perché sono decenni che le accise su benzina e diesel fanno del carburante italiano quello tra i più cari al mondo?

È stato calcolato che in questi giorni la speculazione sulla distribuzione del carburante alla pompa sia di circa il 5%. Corretto.

Ma cosa vogliamo dire della speculazione di quasi il 50% dovuta alle accise?

Basta parole e polemiche, servono coraggio, coerenza, rispetto e decisioni.

Non oggi, ma già da ieri.

O no?

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